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Ero straniero e mi avete accolto

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Ero straniero e mi avete accolto (Mt 25,43)

Da anni arrivano sulle coste italiane, al porto di Lampedusa e non solo, migranti e rifugiati in cerca di asilo.
Una migrazione che non ha le caratteristiche dell'invasione (come talvolta i media l'hanno descritta a uso e consumo di qualcuno) ma che preoccupa per le modalità in cui avviene, disumane e rischiosissime e per la percezione che di essa ha l'opinione pubblica. Una migrazione che è stata per anni accompaganta dell'ostilità di alcuni e dall'indifferenza dei più, ma che oggi catalizza le paure, la  rabbia e l'odio di molti.

Gli appelli di Papa Francesco e di molti uomini di Chiesa alla compassione e all'accoglienza diventano oggetto di contesa politica quando non sono apertamente schernite e declassate a "buonismo".

Anche il settimanale Famiglia Cristiana è stato oggetto di attacco per la sua chiara posizione di critica alle politiche dell'attuale governo in tema di immigrazione. Eppure  è difficile, da cristiani, non essere d'accordo con la posizione dello storico periodico cattolico: chi sventola il Vangelo deve poi esserne anche testimone con i fatti e con un comportamento cristiano.
Nel celebre discorso contenuto nel Vangelo di Matteo (capitolo 25, versetti da 31 a 46) Gesù elencava cosa avrbbe distinto i veri cristiani dagli altri:
Allora il re dirà a quelli che stanno alla sua destra: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla fondazione del mondo. Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi.

Vi suggeriamo alcuni libri per approfondire il tema, per comprenderne le cause, per non perdere attenzione e sensibilità verso gli ultimi degli ultimi: i migranti disperati del nostro tempo.