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Due Papi, due Santi

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In occasione del 27 aprile, giorno della canonizzazione dei beati Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, riportiamo le parole che papa Francesco ha pronunciato nella conferenza stampa durante il volo di ritorno (28 luglio 2013) dal viaggio apostolico a Rio de Janeiro:
“Giovanni XXIII è un po’ la figura del “prete di campagna”, il prete che ama ognuno dei fedeli, che sa curare i fedeli e questo lo ha fatto da vescovo, come nunzio. Ma quante testimonianze di Battesimo false ha fatto in Turchia in favore degli ebrei! E’ un coraggioso, un prete di campagna buono, con un senso dell’umorismo tanto grande, tanto grande, e una grande santità. Quando era nunzio, alcuni non gli volevano tanto bene in Vaticano, e quando arrivava per portare cose o chiedere, in certi uffici lo facevano aspettare. Mai si è lamentato: pregava il Rosario, leggeva il Breviario, mai. Un mite, un umile, anche uno che si preoccupava per i poveri. Quando il cardinal Casaroli è tornato da una missione - credo in Ungheria o in quella che era la Cecoslovacchia di quel tempo, non ricordo quale delle due – è andato da lui a spiegargli come era stata la missione, in quella epoca della diplomazia dei “piccoli passi”. E hanno avuto l’udienza – 20 giorni dopo Giovanni XXIII sarebbe morto - e mentre Casaroli se ne andava, lo fermò: “Ah Eminenza – no, non era Eminenza – Eccellenza, una domanda: lei continua ad andare da quei giovani?” Perché Casaroli andava al Carcere minorile di Casal del Marmo e giocava con loro. E Casaroli ha detto: “Sì, sì!”. “Non li abbandoni mai”. Questo ad un diplomatico, che arrivava dal fare un percorso di diplomazia, un viaggio così impegnativo, Giovanni XXIII ha detto: “Non abbandoni mai i ragazzi”. Ma è un grande, un grande! Poi quello del Concilio: è un uomo docile alla voce di Dio, perché quello gli è venuto dallo Spirito Santo, gli è venuto e lui è stato docile. Pio XII pensava di farlo, ma le circostanze non erano mature per farlo. Credo che questo [Giovanni XXIII] non abbia pensato alle circostanze: lui ha sentito quello e lo ha fatto. Un uomo che si lasciava guidare dal Signore. Di Giovanni Paolo II mi viene di dire “il grande missionario della Chiesa”: è un missionario, è un missionario, un uomo che ha portato il Vangelo dappertutto, voi lo sapete meglio di me. Ma Lei quanti viaggi ha fatto? Ma andava! Sentiva questo fuoco di portare avanti la Parola del Signore. E’ un Paolo, è un San Paolo, è un uomo così; questo per me è grande. E fare la cerimonia di canonizzazione tutti e due insieme credo che sia un messaggio alla Chiesa: questi due sono bravi, sono bravi, sono due bravi”.

 

Tra i tanti eventi che accompagnano la canonizzazione, ricordiamo le più significative:

-martedì 22, ore 20.30: Introduzione alla canonizzazione.
Il cardinale Vallini, vicario del Santo Padre per la diocesi romana, incontra i giovani presso la basilica di San Giovanni in Laterano. Intervengono Mons. Oder (postulatore della causa del beato Giovanni Paolo II) e P. Califano (postulatore della causa del beato Giovanni XXIII )

-sabato 26, a partire dalle ore 21: Notte bianca di preghiera.
Le Chiese del centro di Roma restano aperte ed è possibile pregare e confessarsi

-infine, domenica 27, ore 10: Santa Messa e Canonizzazione presieduta da papa Francesco in piazza San Pietro.


Per qualsiasi informazione (notizie, eventi, contatti e via dicendo) è possibile consultare il sito ufficiale: www.2papisanti.org.