A chi non crede
vota, segnala o condividi
Questa estate Eugenio Scalfari, fondatore ed editorialista de La Repubblica, orgogliosamente “non credente”, ha posto alcuni interrogativi a papa Francesco a proposito dell’“Assoluto”, del rapporto tra Chiesa e potere temporale, e dell’esistenza del male e del peccato.
La risposta di Francesco, pubblicata sul quotidiano, meditata e approfondita, mostra da subito uno dei tratti distintivi del suo pontificato, la capacità di andare oltre i pregiudizi e di testimoniare il Vangelo anche a chi non crede. Il dialogo, scrive, non è soltanto positivo: è “vitale”; è l’occasione per rompere il paradosso cui si è assistito nella modernità per cui la fede, che si manifesta attraverso la luce, è stata bollata come il buio della superstizione che si oppone alla ragione. La contrapposizione è artificiale. L’incontro è fecondo. Il credente, scrive papa Francesco, non è "arrogante", ma nel dialogo cresce e dà forma e sostanza al suo atteggiamento di amore.
Il punto di partenza, continua Francesco, è Gesù “nella concretezza e ruvidezza della sua vicenda.” La sua autorità. Che, si badi bene, non è l’esercizio di un potere visibile e formale, ma qualcosa che viene da dentro e “si impone da sé”. Un’autorità diversa da quella temporale, “che non è finalizzata a esercitare un potere sugli altri, ma a servirli, a dare loro libertà e pienezza di vita”. Un’autorità che spiazza, al punto che ne causa il tradimento, lo spregio, la crocefissione: “Ed è proprio allora, come esclama il centurione romano ai piedi della croce, che Gesù si mostra, paradossalmente, come il Figlio di Dio! Figlio di un Dio che è amore e che vuole che l’uomo, ogni uomo, si scopra e viva anch’egli come suo vero figlio”.
Il fatto che Dio si sia fatto carne, e abbia assunto su di sé le gioie e le sofferenze dell’uomo, testimonia “l’incredibile amore che ha per ogni uomo”. Questo è il senso della fede cristiana. Che include. Che ama. Che accoglie il non credente a condizione che obbedisca e ascolti la sua coscienza, il solo metro per definire “la bontà o la malvagità del nostro agire.”
Papa Francesco non parla di assoluti. La verità, per i cristiani, “è l’amore di Dio per noi in Gesù Cristo”, è “una relazione”, è “un cammino e una via”. Percorriamola insieme, dice Francesco, credenti e non-credenti, nel dialogo, nel rispetto, nell’ascolto. In una società che scade, che vola basso, “soffermarci su una realtà così importante come la fede” è un’occasione da non sprecare.
-
Libri
Lumen fidei. Enciclica sulla...
Francesco (Jorge Mario Bergoglio)
€ 2,50
€ 2,
38
-5%
-
Libri
La lezione di Martini. Quello...
Giulio Giorello
€ 12,00
€ 11,
40
-5%
-
Libri
Conversazioni con Carlo Maria...
Vito Mancuso, Eugenio Scalfari
€ 15,00
€ 14,
25
-5%
-
Libri
Non dimentichiamoci di Dio....
Angelo Scola
€ 15,00
€ 14,
25
-5%
-
Libri
Cercate Gesù. E siate contenti...
Carlo Maria Martini
€ 9,90
€ 9,
40
-5%
-
Libri
A un amico che non crede
Vincenzo Paglia
€ 16,50
€ 15,
68
-5%
-
Libri
La morale, la fede e la...
Giovanni Valentini
€ 15,00
€ 14,
25
-5%
|
|