San Paolo Store

28/10/2017

Santi Giuda Taddeo e Simone

Giuda, detto anche “Taddeo” (che significa “magnanimo”) o “Lebbeo” (“coraggioso”) è omonimo del traditore, fratello di san Giacomo il Minore e perciò stretto parente di Gesù. È nominato in “Mt 10,3”, “Mc 3,18”, “Lc 6,16”, “At 1,13”, ma nulla si sa del suo apostolato. Nell’ultima cena chiese spiegazioni al Signore sulla sua manifestazione, e questi gli rispose: “Se uno mi ama osserverà la mia Parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Se si presta fede a Niceforo Callisto, Giuda avrebbe predicato il Vangelo in Giudea, Samaria, Idumea, Siria e Mesopotamia, e avrebbe subito il martirio a Emessa. Alcuni scrittori lo hanno confuso con il discepolo Addai. Oggi è venerato come patrono dei casi disperati. Sotto il nome di Giuda abbiamo nel Nuovo Testamento una breve Lettera, che è una delle sette Lettere cattoliche. L’autore si designa da sé con nome di “Giuda, servo di Gesù Cristo e fratello di Giacomo”. La maggior parte dei commentatori è perciò d’accordo nel riconoscervi uno dei dodici apostoli, cioè quello detto Taddeo o Lebbeo. L’epistola è indirizzata ai cristiani dell’Asia Minore, provenienti dal giudaismo, allo scopo di prevenirli contro le false dottrine. Fu scritta probabilmente in Oriente, tra il 62 e il 66, prima della distruzione di Gerusalemme. San Simone, da Luca soprannominato “Zelota” (che significa “fervente, osservante della legge”, ma forse lo chiama così perché aveva militato nel gruppo antiromano degli zeloti), da Matteo e Marco è chiamato “Cananeo”. È il patrono dei pescatori, e si disputa se sia uno dei “fratelli” del Signore: l’ordine dei cataloghi degli apostoli, dove Simone figura tra i fratelli Giacomo il Minore e il Taddeo, o dopo di essi, prima del traditore, lo farebbe supporre. Ma allora ci si chiede perché Luca, mentre dice il Taddeo fratello di Giacomo, non dice altrettanto di Simone. Mancano notizie posteriori degne di fede, il che rende dubbia l’identificazione. Più in generale, secondo le varie tradizioni, Simone sarebbe stato vescovo prima a Gerusalemme e poi a Pella, oppure avrebbe evangelizzato la Samaria e sarebbe morto martire e sepolto in Persia.