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28/01/2018

Sant’Emiliano di Trevi

Noto anche con il nome di Miliano venne a Spoleto dall’Armenia alla fine del III secolo. Consacrato vescovo da papa Marcellino, fu inviato a Trevi dove già esisteva una comunità cristiana evangelizzata, ormai da un secolo, da Feliciano vescovo di Foligno. Emiliano fu messo a morte sotto l’imperatore Diocleziano il 28 gennaio del 304, insieme a tre suoi compagni, dopo innumerevoli supplizi invano inflittigli per indurlo ad abiurare. Fu decapitato a tre chilometri da Trevi, in località Bovara, zona sacra per i pagani, legato ad una pianta di olivo (albero monumentale ancora esistente).
È patrono di Trevi, di cui fu il primo vescovo. Le reliquie, di cui non si aveva più memoria, vennero rinvenute nel 1660 durante l’esecuzione di lavori nel duomo di Spoleto, forse trafugate a seguito di oscuri episodi nel Medioevo. Ora sono conservate nella chiesa sul punto più alto dell’abitato di Trevi. Oltre che a Trevi, sant’Emiliano armeno è venerato a Ripa di Perugina, dove si celebra la sua festa nella domenica più prossima al 28 gennaio.