Teologo e canonista, sant’Ivo nacque a Beauvais (Rouen) nel 1040 circa. Studiò a Parigi e nell’abbazia di Bec, dove fu discepolo di Lanfranco di Pavia. Eletto vescovo di Chartres nel 1090, attese alla riforma disciplinare lottando contro il clero simoniaco e intervenendo nella questione delle Investiture, sicché un sinodo di Étampes lo depose, ma Urbano II lo ristabilì. Subì pure la prigionia per aver coraggiosamente biasimato il re Filippo I che aveva ripudiato la moglie Berta per sposare Bertrada di Montfort. Durante il suo episcopato fiorirono le scuole della sua diocesi. Lasciò molti sermoni e centottantaquattro lettere interessantissime; compilò inoltre importanti raccolte canoniche, che esercitarono larga influenza sul diritto canonico prima della sistemazione di Graziano, in quanto sant’Ivo abbina diritto canonico e teologia e trasmette alla Scolastica un ricco materiale patristico e dogmatico. La morte lo colse a Chartres nel 1115.