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22/08/2018

San Filippo Benizi

Padre Vittorio dei Servi di Maria o serviti, in un giorno del 1254 va da Firenze a Siena. Lo accompagna un taciturno fratello laico, che però interviene con eloquenza sorprendente in una conversazione dottrinale con due domenicani, incontrati per via. Saputa poi la cosa, i serviti decidono di avviare al sacerdozio questo giovane, che si chiama Filippo Benizi, nato nel sestiere fiorentino d’Oltrarno. I primi testi trecenteschi che parlano di lui sono la Legenda originis ordinis e la Legenda beati Philippi. In questo caso, legenda non ha ancora il significato che acquisterà più tardi: vuol dire soltanto “cose da leggere”. Ma i due testi, avendo principalmente scopo di edificazione, contengono abbondanti narrazioni di fatti prodigiosi e scarse precisazioni storiche. Sembra che Filippo abbia studiato medicina e filosofia. È certo invece che entra fra i serviti nel 1254 e che viene ordinato sacerdote nel 1258-59, assumendo presto incarichi di responsabilità nel sostegno ai vari conventi, tutti con una storia ancora breve e operanti in situazioni difficilissime. È una continua lotta fra città e città. Molte di esse, poi, e Firenze in particolare, sono come sdoppiate: ai cittadini “di dentro”, cioè a quelli che hanno vinto e comandano, si contrappongono gli “usciti”, quelli che hanno perso e sono stati esiliati. Filippo Benizi lavora allo sviluppo dell’Ordine e nel 1267 ne viene nominato generale: la massima responsabilità. Il suo è il governo dell’espansione, con fondazione di nuovi conventi, creazione di sodalizi laicali; imprime il suo segno nella spiritualità del tempo. Nel 1268, morto papa Clemente IV, ci sono tre anni di discussioni fra i cardinali a Viterbo per eleggere GregorioX: secondo una legenda, a un certo punto si è pensato di fare papa proprio Filippo Benizi, che è corso subito a nascondersi. Questo non è provato ma dà segno del suo prestigio ormai universale nella Chiesa. Filippo partecipa nel 1274 al concilio di Lione, difende vigorosamente l’esistenza stessa del suo Ordine, a rischio di soppressione per un deliberato appunto di quel concilio. Altri miracoli gli vengono attribuiti in vita, ma il miracolo vero sono i numerosi santi e beati formatisi alla sua scuola. Filippo Benizi muore a Todi, in uno dei conventi più poveri dell’Ordine, il 22 agosto 1285. Nell’Ordine si comincia subito a chiamarlo santo, ma a canonizzarlo sarà Clemente X nel 1671. Il corpo è custodito a Firenze in Santa Maria delle Grazie.