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Questo libro si interessa dell'amore che dura, delle sue pene e della sua possibile redenzione. Non si occupa degli innamoramenti che si esauriscono nel tempo di una notte senza lasciare tracce. Indaga gli amori che lasciano il segno, che non vogliono morire nemmeno di fronte all'esperienza traumatica del tradimento e dell'abbandono. Cosa accade in questi legami quando uno dei due vive un'altra esperienza affettiva nel segreto e nello spergiuro? Cosa accade poi se chi tradisce chiede perdono e, dopo aver decretato che non era più come prima, vuole che tutto torni come prima? Dobbiamo ridicolizzare gli amanti nel loro sforzo di far durare l'amore? Oppure possiamo confrontarci con l'esperienza del tradimento, con l'offesa subita, con il dolore inflitto da chi per noi è sempre stato una ragione di vita? Questo libro elogia il perdono come lavoro lento e faticoso che non rinuncia alla promessa di eternità che accompagna ogni amore vero.
L’amore vero esiste. È quello che dura nel tempo. Che genera figli, famiglie, responsabilità. Che si rafforza nei ricordi e nei progetti, “nella buona e nella cattiva sorte”. Che non si esaurisce nella passione e nell’attrazione del momento, e trascende l’immediato.
Anche l’amore vero, però, non è al riparo dalla rottura. Ci sono situazioni limite, che lo fanno vacillare. Il tradimento, ad esempio. Cosa significa? Cosa comporta? Soprattutto, come se ne esce? Cosa succede quando uno dei due rompe la promessa, il “ti amerò per sempre”? E cosa accade se poi se ne pente e chiede di tornare indietro? È possibile ricominciare?
Sì, è possibile. Ma è un processo lungo, che passa attraverso l’esperienza del perdono, la capacità di uscire dal proprio “io” e di riconoscere l’altro e la sua fallibilità.
Massimo Recalcati, una delle figure più stimate e popolari della psichiatria italiana, ci accompagna in un viaggio profondo e appassionato, nel quale non possiamo non ritrovarci.
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