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Islam e cristianesimo. Una comune fede? Una comune etica?

Libro di   Riccardo Robuschi

Islam e cristianesimo. Una comune fede? Una comune etica? Libro di  Riccardo Robuschi
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Il rapporto tra musulmani e cristiani è diventato quanto mai attuale e rende perciò necessario sia sul piano della fede sia su quello culturale e sociale conoscere i fondamenti teologici e morali dell'Islàm rispetto a quelli cristiani. In questa prospettiva il libro, oltre a richiamare le origini e le fonti dell'Islàm e a evidenziarne la comune radice ebraica con il Cristianesimo, confronta i principali temi teologici delle due religioni quali la concezione di Dio e dell'uomo, del bene e del male, del giudizio finale e del destino ultraterreno di ognuno, e le relative implicazioni morali sulla vita dei credenti e sulla società, quali la politica, la libertà religiosa, la guerra, il matrimonio e la famiglia, l'aborto e l'eutanasia, la fecondazione assistita, l'amore verso il prossimo e l'attenzione ai poveri. Pur nella diversità dei contenuti di fede e di morale si può riconoscere che Islàm e Cristianesimo sono più simili di quanto lo siano i valori della morale cristiana rispetto a quelli di una larga parte della cultura occidentale agnostica e secolarizzata, poiché comunque ebrei, cristiani e musulmani non credono in un Dio diverso, ma come afferma il Corano: "Il nostro Dio e il vostro Dio sono un solo Dio e noi gli siamo sottomessi".

Fino a poco tempo fa non sapevamo quasi cosa fosse. O, meglio, sapevamo che l’Islam era una grande religione monoteista, rivelata da Allah a Maometto e diffusa per lo più in Arabia. L’attualità (specie l’affermazione dell’Isis, Boko Haram e altri gruppi radicali) ci costringe ad aprire gli occhi su una fede e un modo intendere la vita molto diversi dai nostri, ma anche sorprendentemente vicini.
Ormai, quando sentiamo “sunna”, “imam”, “sharia” e via dicendo come prima reazione ci spaventiamo, è quasi un riflesso pavloviano. “Islam e Cristianesimo” ci insegna a fermarci. Ad approfondire. A ricercare le consonanze e comprendere le differenze. Fornisce un terreno comune, senza il quale il disaccordo diventa conflittualità e la conflittualità diventa scontro sterile e violento. L’inizio della barbarie.

Un libro importante, quanto mai attuale.

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