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Intervista esclusiva a Mons. Marco Frisina


Marco Frisina nasce a Roma il 16 dicembre 1954. Dopo aver compiuto gli studi classici, si laurea in lettere presso l'Università La Sapienza di Roma. Una grande passione per la musica, nata ai tempi dell’infanzia, lo porta a coltivare gli studi musicali fino a conseguire il diploma in composizione presso il Conservatorio di Musica di Santa Cecilia. Nel 1978 entra nel Seminario Romano dove porta a termine gli studi teologici e viene ordinato sacerdote nell’aprile 1982. Successivamente, nel 1984, si specializza in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, divenendo poi assistente.
Dal 1985 è Maestro Direttore della Cappella musicale della basilica di San Giovanni in Laterano. Negli stessi anni crea il Coro della Diocesi di Roma, composto da 120 elementi, da sempre impegnato nelle liturgie solenni della diocesi e del Santo Padre.
Dal 1985 è Maestro Direttore della Cappella musicale della basilica di San Giovanni in Laterano. Negli stessi anni crea il Coro della Diocesi di Roma, composto da 120 elementi, da sempre impegnato nelle liturgie solenni della diocesi e del Santo Padre. Dal 1991 dirige l’Ufficio Liturgico presso il Vicariato di Roma: un compito importante e delicato dal momento che, in caso di dubbio, spetta a lui verificare l’idoneità delle musiche eseguite nelle molte chiese della diocesi di Roma, sia durante le funzioni, sia in occasione di spettacoli e concerti. E’ anche Rettore di Santa Maria in Montesanto, con la gemella Santa Maria dei Miracoli, in Piazza del Popolo: qui, ogni domenica, si celebra la famosa "Messa degli Artisti" alla quale partecipano gli "uomini di spettacolo" residenti o di passaggio a Roma. Monsignor Frisina ha partecipato, in veste di consulente o compositore, a molte importanti produzioni cinematografiche e televisive: ha collaborato, come consulente per le tematiche inerenti la religione cattolica, al progetto Bibbia, una coproduzione internazionale guidata da Rai e Lux trasmessa dalle principali reti televisive europee e americane. Per la stessa serie, ha composto le musiche di cinque episodi, ricevendo tre nominations al Cable Ace Award di Los Angeles, e ottenendo il primo premio per "Giuseppe". E’ autore, fra le tante, delle colonne sonore dei film "Fatima", "Giuseppe di Nazareth", "Maddalena", "Tommaso", "Giuda". Tutti i film della serie biblica sono disponibili in DVD nel catalogo Multimedia San Paolo. Vastissima la sua produzione di canti per la liturgia, apprezzati in Italia e all’estero: ha composto ed eseguito dinanzi a Giovanni Paolo II diciannove oratori di musica classica. Nel corso del Grande Giubileo del 2000 è stato direttore artistico degli eventi più significativi tra cui il grande raduno dei giovani di Tor Vergata.  

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Ringraziamo Mons. Marco Frisina per la sua disponibilità.
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Cominciamo con una domanda lontana nel tempo: com’è nato il suo amore per la musica?
La musica è stata sempre per me, fin dall’infanzia: un mondo di emozioni, di sentimenti, di immagini con cui era possibile esprimere i pensieri più profondi e da cui trarre ispirazione spirituale e umana. Con gli anni la musica mi ha accompagnato attraverso le esperienze spirituali che mi hanno condotto alla scoperta della mia vocazione sacerdotale e da quel momento in poi le due cose, musica e ministero, sono diventate inseparabili e sempre più perfettamente integrate in una realtà particolare che è stata la mia vita sacerdotale.
Tutti i grandi compositori hanno scritto Musica Forte (come qualcuno vorrebbe chiamare la Musica Classica oggi) e in particolare Musica Sacra, quali musicisti frequenta maggiormente?
I miei autori dell’infanzia erano soprattutto i classici, Beethoven, Mozart, Verdi e Bach. Nell’adolescenza, man mano che lo studio musicale progrediva, ho conosciuto i musicisti del novecento, come Stravinsky, Bartok, Profofiev, che aprirono la mia mente ad orizzonti nuovi. Col tempo sono ritornato ancora ai classici ascoltati con una maturità diversa. Oggi è per me sempre sorprendente scoprire le opere meno conosciute di grandi autori e la curiosità di ascoltare musiche nuove e di generi diversi, sia contemporanei che classici.
Su YouTube i contatti alle sue opere hanno decine o, addirittura, centinaia di migliaia di visualizzazioni, questo fatto è sinonimo di popolarità e qualità. Che significato ha per Lei questo contatto con il pubblico attraverso la tecnologia?
La mia generazione ha vissuto la progressiva digitalizzazione della società, e credo che non si debba aver paura del mondo moderno, ma confrontarsi con tutti i mezzi di comunicazione e – in particolare – con Internet, che proprio per la sua diffusione con potenzialità estremamente capillari, se ben usato, può divenire un potentissimo mezzo di evangelizzazione. Ciò premesso, sono ben lieto che anche in questo modo il messaggio di Cristo giunga ai meno giovani e soprattutto ai più giovani, che ne sono i maggiori fruitori.
Il suo percorso artistico è estremamente vario, Lei ha scritto Musica Liturgica, Oratori, per il Teatro, diverse colonne sonore e, non da ultimo, un lavoro sulla Divina Commedia importante. Ha qualche episodio particolare da raccontarci?
L’idea di musicare l’opera di Dante è venuta dalla Commedia stessa, perché sembra fatta apposta per la musica e per descrivere il viaggio interiore dell’uomo/Dante, cioè quello di ogni uomo. A me è sembrata una cosa interessante, molto moderna e anche necessaria ho iniziato a scriverla subito dopo la pubblicazione dell’Enciclica di papa Benedetto XVI “Deus charitas est”, dove è citato proprio Dante. Ho voluto creare per ogni personaggio un ambiente musicale diverso. Si va dal Gregoriano fino alle sonorità del rock, dalla melodia belliniana all’epica, dall’atonalità all’espressionismo. Ricordo che la sera della “prima” Ennio Morricone si emozionò moltissimo e mi disse che la mia musica era riuscita ad esprimere in modo molto coinvolgente l’emozione del poema dantesco.
Se volesse consigliare un primo approccio alle sue opere da dove partirebbe?
Partirei dai primi canti che ho scritto, nati per gli incontri di preghiera al Seminario Romano Maggiore all’epoca in cui ero uno degli educatori. Quasi tutti quei canti erano tratti dai Salmi, uno dei Libri più belli della Bibbia. Nella loro semplicità furono la mia palestra per imparare il significato del canto liturgico.


Vuole spiegare ai nostri lettori che cos’è la Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Letteratura dei Virtuosi al Pantheon?
L’Accademia – in collegamento con il Pontificio Consiglio della Cultura – è composta da artisti e letterati di ispirazione cristiana nominati dal Papa che, attraverso il loro operato, hanno dimostrato amore per la Chiesa di Cristo e aiuto all’evangelizzazione ed ha il fine di promuovere l’elevazione spirituale degli artisti.
Qual è il suo ruolo all’interno dell’Accademia?
Nel 1997 papa Giovanni Paolo II mi nominò membro dell’Accademia, ed oggi ne sono anche Assistente Spirituale.
Vorrei che ci parlasse del suo incontro con Giovanni Paolo II, un Papa viaggiatore ma molto sensibile alla musica e all’Arte in generale.
Il mio primo incontro con lui fu al Seminario Romano. Ero entrato da poco in Seminario e il Papa venne a far visita nel giorno della Madonna della Fiducia. Fu il primo di tanti momenti straordinari con cui ho avuto la grazia di poter offrire al Beato Giovanni Paolo II tante mie composizioni scritte per vari momenti sia liturgici che culturali. L’animazione di tanti momenti di preghiera e l’opportunità di condividere con il Coro momenti stupendi della vita della Chiesa, come ad esempio il Giubileo, hanno fatto sì che si creasse un legame molto forte tra noi e il Papa.
Brilliant Classics ha recentemente pubblicato la cantata Sacra Passio Caecilieae. Come è nato il rapporto con l’importante editore olandese?
Attraverso un mio amico musicista che aveva già collaborato con loro, sono venuti a conoscenza del mio Oratorio e se ne sono interessati.
Ci saranno ulteriori sviluppi discografici in futuro?
Sto lavorando ad alcuni progetti – non solo per la Brilliant – tra cui altri due dischi di Musica Liturgica. Spero – se Dio vorrà – che si possa completarli presto!

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