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Intervista esclusiva allo scrittore Erri De Luca


Lo scrittore Erri De Luca

Erri De Luca, scrittore, traduttore e poeta è uno degli autori più amati dai lettori. Nella sua vita ha svolto mille mestieri, dai più umili ai più qualificati, ed è forse per questo che tutti lo sentono particolarmente vicino. Da autodidatta ha studiato varie lingue, tra cui l'yiddish e l'ebraico antico, tanto che ha tradotto con passione e intensità alcuni libri della Bibbia. Per questo suo amore per il Testo Sacro lo abbiamo intervistato. Tra i suoi libri più recenti c'è infatti  Una nuvola come tappeto, riflessioni sul Vecchio Testamento sotto forma di racconto.


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- Come e quando si è avvicinato allo studio della Bibbia?
- Negli anni '80, in un posto dove c' era solo quel libro, cominciai a sfogliarlo per vizio di lettura. Ci rimasi dentro. A quell'epoca la letteratura mi dava sui nervi e avevo smesso di farmi raccontare storie dai libri. In quella raccolta di testi sacri non c'era nessuna intenzione letteraria, mi è piaciuta per questo. Poi sono risalito alla lingua originale, l' ebraico antico della rivelazione monoteista. Ho avuto desiderio di conoscere com' era fatta la parola con cui : "E disse Elohìm". Ho studiato per mio conto, nei rimasugli di lucidità del lavoro operaio, lentamente ho percorso e percorro il viaggio di quelle righe che vanno nel senso opposto al nostro, di quelle pagine che si sfogliano al contrario. Una volta avvicinato, non mi sono più allontanato, leggo l'ebraico antico in tutti i miei risvegli. Aggiungo che non sono credente, non mi rivolgo alla divinità.

- Il più antico dei libri esce in e-book: le nuove tecnologie pensa possano avvicinare i lettori al testo sacro?

- Le nuove comodità si aggiungono, e sono preziose, ma non sostituiscono la confezione libro. È un prodotto che non consuma energia, non si rompe se cade di mano, non affoga in mare, tenace anche in caso d'incendio, si sbruciacchia ma dentro resta illeso.

- Come studioso della Bibbia quali sono, a suo parere, i libri o i passi che ogni uomo, qualsiasi sia la religione a cui appartiene, dovrebbe leggere?

- Ho tradotto alcuni libri dell' Antico Testamento, ho scritto alcuni commenti. Non dico i titoli, non intendo farmi pubblicità. L' eventuale lettore interessato non avrà difficoltà a trovarli in circolazione.

Non mi riconosco nel titolo di studioso, sono un passante, un frequentatore. Inoltre non consiglio quel libro: è un incontro, e gli incontri non si possono prescrivere come le medicine. Se qualcuno mi avesse raccomandato la lettura della scrittura sacra, me ne sarei infischiato. 




- Le figure femminili che appaiono nella Bibbia sono a volte meno note di quelle maschili: quale donna, a suo parere, potrebbe essere ancora oggi un modello?

In apertura del vangelo di Matteo c'è un elenco di nomi maschili, tra i quali ci sono inserite cinque donne: Tamàr, Rahàv, Rut, Batshèva/Betsabea, Miriàm/Maria. Queste cinque donne di valore ,oltre che belle, hanno offerto la loro gioventù e la loro avvenenza a una causa che le reclamava. Sono magnifiche storie di donne di una volta.





- Il Padre e il Figlio: oggi è il Cristo ad essere sentito più vicino dai credenti (e anche dai non credenti), ma il Padre perché appare talvolta più lontano?

 -  Non lo vedo lontano nella preghiera principale e quotidiana della cristianità , il Padre Nostro. Diverso è il caso di Miriàm/Maria, la Madonna, lei sì, invocata con maggiore insistenza rispetto alla Trinità.

- Ci dica un passaggio che può diventare per ogni uomo uno stimolo di riflessione o di consolazione

- Non esiste un verso che abbia lo stesso effetto su più persone e nemmeno sulla stessa persona. Provo con Vaikrà/Levitico, capitolo 19, verso 18: "E amerai il tuo compagno come te stesso".

I libri di Erri De Luca