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"Gesù imparò. Come accade a ogni uomo, il cui percorso rimane una progressiva comprensione, un passaggio, una spogliazione. Come devo imparare io a vivere, ad affrontare e superare le difficoltà, ad accogliere ogni giorno. Gesù imparò, come ogni uomo sa fare, se non smette di crederci, e ha combattuto, giorno per giorno". Il nuovo libro di Paolo Curtaz affronta un tema che ribalta il comune punto di vista su Gesù. Gesù impara dagli altri, dalla vita, dalle esperienze e dalle ferite. Proprio come ciascuno di noi, il Maestro di Nazaret è anche discepolo, ascoltatore, uomo che cerca con pazienza la risposta alle sue domande. Un Gesù più umano, più vicino a ciascuno di noi.
L’intento di Curtaz è chiaro. E, per certi versi, rivoluzionario.
In che senso?
Nella capacità di cambiare prospettiva, di guardare alla storia di Cristo, che è la nostra storia, da un punto di vista particolare, senza dubbio originale. Perché, certo, Gesù è il Maestro, colui che indica la Via e ci sostiene nel cammino. Ma, al tempo stesso, partecipa della natura dell’uomo, perciò conosce la nostra fragilità e la nostra volontà, il desiderio di “volare alto”, librandoci sopra il pantano nel quale siamo avvinti. In questo senso, scrive Curtaz, può essere maestro, “perché ha vissuto ciò che dice e ha sperimentato sulla sua pelle ciò che chiede agli altri di fare.”
Un libro originale, profondo e, al tempo stesso, lieve, colto e ironico. In due parole: da leggere.
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