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Editore:
Ancora
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Collana:Saggi
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Pubblicazione:23/02/2017
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Pagine:112
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Formato:Libro in brossura
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ISBN:
9788851417901
Disponibilità immediata
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«Sul diaconato femminile, mi sembra utile una commissione che chiarisca bene questa cosa, soprattutto riguardo ai primi tempi della Chiesa». È bastata questa frase di papa Francesco - pronunciata il 12 maggio 2016 durante l'incontro con le rappresentanti dell'Unione Internazionale delle Superiore Generali - per riaprire una questione già affrontata più volte in passato, soprattutto in chiave di «rivendicazione femminile». Come contributo al dibattito in corso nasce questo agile saggio, in cui don Albanesi fa il punto sulla storia e la teologia del diaconato e ricostruisce anche la vicenda per molti versi oscura delle «diaconesse» nel primo millennio cristiano. E non teme di prendere posizione sull'oggi, con un «sì» deciso al diaconato femminile, visto come l'occasione per configurare in modo nuovo e convincente un ministero rinato con il Vaticano II e dall'identità ancora incerta. La vera posta in gioco non è infatti il riconoscimento anche ecclesiastico del ruolo fondamentale delle donne, quanto il riportare nel cuore stesso della missione della Chiesa il servizio della carità. Don Vinicio lo dice da esperto canonista, ma anche e soprattutto da «prete di strada» che ha dedicato la sua vita al servizio degli ultimi.
«Sul diaconato femminile, mi sembra utile una commissione che
chiarisca bene questa cosa, soprattutto riguardo ai primi tempi della
Chiesa». È bastata questa frase di papa Francesco – pronunciata il 12
maggio 2016 durante l’incontro con le rappresentanti dell’Unione
Internazionale delle Superiore Generali – per riaprire una questione già
affrontata più volte in passato, soprattutto in chiave di
«rivendicazione femminile». Come contributo al dibattito in corso
nasce questo agile saggio, in cui don Albanesi fa il punto sulla storia e
la teologia del diaconato e ricostruisce anche la vicenda per molti
versi oscura delle «diaconesse» nel primo millennio cristiano. E non
teme di prendere posizione sull’oggi, con un «sì» deciso al diaconato
femminile, visto come l’occasione per configurare in modo nuovo e
convincente un ministero rinato con il Vaticano II e
dall’identità ancora incerta. La vera posta in gioco non è infatti il
riconoscimento anche ecclesiastico del ruolo fondamentale delle donne,
quanto il riportare nel cuore stesso della missione della Chiesa il
servizio della carità. Don Vinicio lo dice da esperto canonista, ma
anche e soprattutto da «prete di strada» che ha dedicato la sua vita al
servizio degli ultimi.
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