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Caro Francesco. Venticinque donne scrivono al papa

Caro Francesco. Venticinque donne scrivono al papa Libro di
€ 13,00 € 12, 35 -5%
  • Editore: Il Pozzo di Giacobbe
  • Pubblicazione:01/01/2014
  • Pagine:160
  • Formato:Libro
  • ISBN: 9788861245136
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Sin dai primi giorni di pontificato, papa Francesco si è presentato al mondo come fratello tra fratelli e sorelle rendendo di fatto inattuale il titolo vacuo e pomposo di "Sua Santità" o di "Santo Padre" e offrendo una testimonianza di semplicità e di gesti che rompono protocolli ufficiali, secolari cerimoniali e clericali mondanità. Egli il 22 giugno, lasciando vuota la sedia al concerto della RAI in Vaticano, è come se avesse chiarito a tutti che non è un sovrano rinascimentale a capo di una corte pontificia, ma il successore di Pietro l'umile pescatore, mentre rinunciando alla croce d'oro ha invitato nei fatti i cristiani ad occupare le periferie della storia e a vivere nelle marginalità della società. Di fronte a questo appello accorato e credibile ispirato soltanto al Vangelo, venticinque donne, di età e storie tra loro tanto diverse ma accomunate da un coraggioso impegno per la pace e i diritti umani, hanno voluto offrire a papa Francesco un personale contributo di idee e di utopie, per la Chiesa e per il mondo, sicure che lui ne saprà tenere conto. Il libro si rivolge a tutti, in particolare a coloro che contro il dilagante conformismo dentro e fuori la Chiesa - vogliono tornare a pensare.

“Caro Francesco” raccoglie venticinque lettere – vere e finte nello stesso tempo - scritte da altrettante donne a papa Francesco; donne che vengono da diversi cammini di vita, non necessariamente – c’è anche Dacia Maraini – vicine o in sintonia con la Chiesa o i valori cristiani. Che ha scritto sotto la voce “Tenerezza”, dicendo: “Siamo orfani di tenerezza. Ne sentiamo la necessità ma neghiamo questa necessità quasi fosse una debolezza”. E termina il suo intervento con una citazione di San Francesco: “Laudato sì mì Signore per sor’acqua / la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta”. E poi spiega: “Bastano questi due versi per fare capire cosa sia la tenerezza: un misto di commozione, rispetto, festosità, partecipazione, allegria, ammirazione, sollecitudine paterna, senso di protezione, umiltà, gentilezza d’animo, pazienza, partecipazione, solidarietà, affetto”.

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